4000 militari italiani tornati dalle missioni malati di cancro.Ma per il ministro Pinotti è tutto ok!

4000 militari italiani tornati dalle missioni malati di cancro.Ma per il ministro Pinotti è tutto ok!

militari italiani malati di cancro

Salgono a 4000 i militari italiani malati di cancro che andarono in missione in Iraq, Kosovo, Afghanistan, Bosnia ecc, inconsapevoli e senza un equipaggio adeguato alle radiazioni delle bombe USA ad uranio impoverito. Ma per il ministro Pinotti è tutto ok.

Si avete capito bene, questi militari furono mandati in missione mal equipaggiati, senza le tute adeguate per l’esposizione all’ uranio impoverito, mentre tutti gli altri eserciti impegnati nelle stesse operazioni avevano equipaggiamenti adeguati. La nostra “carne da macello” fu mandata in a maniche corte e senza maschere….
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Il bello è che a loro, prima di partire non era stato detto nulla della presenza di questa sostanza altamente tossica, e all’ oscuro di tutto, i nostri militari sono andati a lavorare in quei luoghi contaminati senza  alcuna precauzione. E lo stato italiano cosa fa? Invece di aiutarli li ostacola….
Ecco un servizio della trasmissione “LE IENE” a riguardo, dal titolo :”La strage di militari che lo stato non vuol vedere”, DA NON PERDERE ! VAI AL SERVIZIO.

Addirittura per il nostro ministro Pinotti è tutto ok!

Di Gianni Lannes per SulaTesta:

«Per quanto mi riguarda non esiste nessun problema legato all’uranio impoverito» parole a vanvera di Roberta Pinotti, ministro della difesa bellica che nessuno ha votato. In contemporanea, una quarantina di giorni fa, moriva Gennaro Giordano, 31 anni. Un tumore fulminante lo ha stroncato in pochi mesi. Il militare italiano ha lasciato la moglie e una figlia di pochi anni. Sono circa 4.000 – secondo i dati ufficiali ma segreti del ministero della Difesa – i nostri militari colpiti da patologie oncologiche riconducibili all’esposizione a nanoparticelle di metalli pesanti come l’uranio impoverito, cui sono esposti durante le missioni internazionali di guerra, imposte dalla NATO, cui partecipano e a vaccinazioni selvagge eseguite prima e durante le missioni.

In un Paese civile un ministro che mente così spudoratamente sulla vita a perdere di tanti giovani militari, abbandonati dallo Stato tricolore, sarebbe cacciato via a pedate, ed interdetto per sempre dall’attività politica, dopo essere stato opportunamente processato per falsa testimonianza. Invece in Italia rimane al suo posto, come se niente fosse, grazie anche all’inesistenza di una vera e capace opposizione politica parlamentare, nonché all’inerzia della popolazione.
Anni fa, a causa del “metallo del disonore” ho perso un compagno di infanzia: un ragazzo come tanti altri, reduce da una missione in Jugoslavia. Non posso dimenticare, soprattutto non voglio far finta di niente come tanti pennivendoli ed intrattenitori italidioti. Oltretutto, nel 2004 il settimanale Famiglia Cristiana sotto la direzione di Antonio Sciortino, mi commissionò un servizio proprio sull’uranio impoverito. L’inchiesta non fu mai pubblicata, ma comunque profumatamente pagata per tenerla in un cassetto: è quanto ho già raccontato nel mio libro IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, pubblicato nel 2012. Al direttore Sciortino ho chiesto invano per anni una spiegazione. Pressioni istituzionali?
Oltre alle prove scientifiche – ben note allo Stato maggiore della difesa nostrana, eterodiretta dal patto atlantico – che alimentano una letteratura scientifica in materia  ormai sterminata, negli ultimi 10 anni sono state emesse le prime sentenze giudiziarie definitive che sanciscono il nesso tra esposizione e patologia.

Le vergognose dichiarazioni del ministro Pinotti alla trasmissione Le Iene, andata in onda il 3 aprile 2016, rappresentano l’ennesimo oltraggio non solo alla memoria dei soldati italiani deceduti, ma anche a quelli gravemente ammalati e in fin di vita.

In un Stato di diritto un ministro che fa dichiarazioni così menzognere, sulla pelle di tanti giovani militari italiani, dovrebbe essere dismesso istantaneamente.
Per la cronaca documentata, la stessa Roberta Pinotti, il 16 marzo 2013 in veste di parlamentare risulta cofirmataria della seguente richiesta di istituzione dell’ennesima, ed inutile commissione di inchiesta sull’uranio impoverito:

«Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, nonché le popolazioni civili nei teatri di conflitto e nelle zone adiacenti le basi militari sul territorio nazionale in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, con particolare attenzione agli effetti dell’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni, nonché agli effetti dell’utilizzo di vaccini».

La Pinotti è quella che ha dato i numeri al lotto sui caccia bombardieri nucleari F 35; bidoni volanti acquistati dall’Italia con i soldi degli ignari contribuenti.

Di Gianni Lannes

Riferimenti:

Pubblicato da peoplehavethepower

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