Circondati dal cemento delle grandi città e dal continuo sviluppo dei piccoli centri, il rapporto dell’uomo con la natura si riduce sempre più con il trascorrere del tempo. Nonostante la popolazione delle città sia ben contenta di avere a disposizione le comodità moderne, l’impatto con gli ambienti incontaminati può affascinare a tal punto da influire sulla nostra percezione della vita.
Ecco alcuni luoghi incontaminati che lasciano senza fiato, di fronte ai quali ci sentiremo come insignificanti comparse della natura.
L’Uluru è un massiccio roccioso situato nel cosiddetto outback australiano, ossia nell’area interna del paese, nel mezzo del deserto. Si tratta di una vera e propria montagna costituita di sola roccia e viene scalata quotidianamente da centinaia di turisti (nonostante il disappunto dei nativi).
Half Dome è una roccia granitica di “appena” 2694 metri di altezza e si trova nel Parco nazionale di Yosemite, in California. Un tempo definita invalicabile, il primo a conquistarla fu George Anderson nel remoto 1875.
Il Salar de Uyuni è un deserto costituito da 10 miliardi di tonnellate di sale. Si trova in Bolivia a quasi 4000 metri sul livello del mare, tuttavia – nonostante la difficoltà nel raggiungerlo – alcune decine di migliaia di turisti ogni anno percorrono 3.6 chilometri in salita per visitarlo.
L’immagine che abbiamo degli Stati Uniti è quella dei grattacieli di New York City o della celebre Walk of Fame di Los Angeles, ma questo immenso paese è un vero e proprio gioiello anche per gli amanti delle aree naturalistiche. Le sequoie che popolano il Parco nazionale di Redwood (California) sono protette dal 1980 in quanto patrimonio dell’umanità. La star di Redwood è Hyperion, l’albero più alto del mondo con i suoi 115,55 metri.
Protagonista di un rapido sviluppo economico, la Romania offre oggi città all’avanguardia che non hanno nulla da invidiare al resto dell’Europa. Lontani dal traffico, però, vi sono i famosi castelli legati alla tradizione e alla leggenda di Dracula: in queste zone naturali e incontaminate si possono visitare le seicento grotte di Ponoras.
Restando in tema di grotte, ancora più sbalorditiva è quella di Krubera, in Georgia, che si estende per 2.197 metri sotto il suolo. Non può che essere nota come “l’Everest delle grotte”.
Fonte http://www.lanonaporta.net/