La scienza conferma, più siete sboccati più siete intelligenti. Ecco perché
Quindi la prossima volta che vi accusano di essere stati sboccati, state tranquilli siete soltanto dei “mostri” d’intelligenza.
Il Language Science Journal ha voluto testare una teoria chiamata “povertà del vocabolario” secondo cui chi usa spesso nei suoi discorsi parolacce, e non solo, ha una sorta di deficit nell’utilizzo di vocaboli sofisticati. I risultati ottenuti sono sorprendenti, chi usa un linguaggio “colorito” ha un vocabolario più vasto di chi invece tende a “tenere tutto pulito”.
Lo studio ha coinvolto soggetti di ogni tipo a cui è stato chiesto di dire, su di un argomento, qualsiasi cosa e a raffica gli venisse in mente in un minuto. Chi ha la propensione a dire parolacce riusciva a farlo con qualsiasi argomento, dalle piante agli animali, con una fantasia degna del migliore scrittore, ma soprattutto erano quelli che si esprimevano meglio in ogni campo.
“Sfortunatamente quando si parla del linguaggio taboo è una supposizione comune pensare che chi usa la parolaccia in ogni sua forma sia pigro, manchi di un’adeguata educazione e controllo” a detta di Kristin e Timothy Jay che hanno condotto lo studio: “I risultati complessivi, che indicano che la fluidità taboo è positivamente correlata ad altre misure di fluidità verbale, indeboliscono il pensiero comune riguardo il turpiloquio”.
I dati riscontrati sono stati, in seguito, integrati da un ulteriore studio eseguito da Jeff Wilser e il Dr. Richard Stephens, che ha fatto sì che si arrivasse alla conclusione che il linguaggio scurrile non è associato alla corteccia cerebrale – l’area dell’espressione linguistica – bensì a parti più profonde della struttura del nostro cervello.
Quindi, come Sgarbi insegna, potete dare della “capra” a qualcuno senza timore, d’altronde voi siete intelligenti e loro sono solo delle “capre”.