L’acqua elastica sostituirà la plastica?
L’acqua elastica è una sostanza creata in Giappone dalla consistenza gelatinosa e costituita dal 95% di acqua e dal 5% di argilla.
Il nuovo materiale offre interessanti spunti di utilizzo, infatti i ricercatori nipponici suggeriscono che può essere impiegata in campo medico per unire i tessuti lesionati, essendo composta da elementi assolutamente naturali e sicuri per l’uomo.
Dotata di elevata resistenza meccanica e della incredibile capacità di autoripararsi se lesionata, l’acqua elastica potrebbe essere utilizzata al posto della normale plastica riducendo così notevolmente l’inquinamento ambientale.
L’Università di Tokyo sta effettuando ricerche più approfondite per aumentare la densità della sostanza e poterla così proporre come valida sostituzione alla plastica e alcuni scienziati sono interessati alla possibilità di far pervenire l’acqua in modo veloce nelle zone disastrate dove sono state interrotte le forniture idriche, studiando un processo di riconversione da acqua elastica a acqua potabile.
L’invenzione, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Science nel 2010, suggerisce che il suo perenne stato di prototipo allontani la possibilità della tanto auspicata sostituzione della plastica con materiali ecocompatibili e nel contempo pone molte riflessioni al riguardo.
Inventare qualcosa che sostituisca un materiale che l’uomo non è in grado, per volontà, di riciclare appare come un protrarre quella mancanza di coscienza ambientale che oggi più che mai è indispensabile affinché il Pianeta non collassi.
Varrebbe la pena che i soldi destinati a quella ricerca fossero impiegati per trovare soluzioni perripulire il mondo dalla plastica o finiremmo per avere contemporaneamente la finta e la vecchia.
E secondo il principio dell’entropia l’energia si degrada e l’universo tende al caos, un concetto formulato nel 1865 da Clausius.
Come dire: eravamo stati avvertiti per tempo.
Fonte http://lamalinformacion.altervista.org/
