Si chiama autoscatto, ma si pronuncia “selfie”.
C’è chi rischia persino la vita per immortalare se stesso in pose e momenti particolari, trascurando il fatto che certe situazioni possano essere parecchio pericolose.
Statistiche alla mano, nel 2015 i morti da selfie sono stati 12, mentre le vittime degli squali sono state “appena” 8. Insomma, dati che inducono a fare una seria riflessione.
Per evitare altri casi come quelli, tragici, costati la vita a un 66enne giapponese precipitato mentre cercava di farsi un autoscatto nel tempio indiano di Taj Mahal, o all’uomo che, in Spagna, è stato incornato mentre tentava di ritrarsi con dei tori.