GLI AMANTI DI TERUEL: SEPARATI DALLA VITA, ORA SI STRINGONO LA MANO PER L’ETERNITÀ
La storia di Romeo e Giulietta ha acquisito fama mondiale grazie alla penna di William Shakespeare, il drammaturgo inglese che trovò ispirazione in quel di Verona per portare a termine, nel 1596, la storia per antonomasia dell’amore contrastato dalla società e dalle famiglie.
Se il dramma shakespeariano è oggi un modello globale delle difficoltà che due amanti possono incontrare, storie simili le rinveniamo anche oltre i confini nazionali.
Il ragazzo riuscì a convincere il padre della fanciulla affinché aspettasse cinque anni, durante i quali Juan si impegnava a scalare lapiramide sociale per giungere infine ai requisiti che il matrimonio con Isabel richiedeva. Il giovane uomo andò così in guerra, combatté e venne in possesso di ricchezze: il suo sogno stava per realizzarsi.
Tornato a Teruel si trovò tuttavia di fronte ad un’amara sorpresa: il padre di Isabel non rispettò gli accordi e concesse la figlia ad un altro uomo. Disperato, Juan riuscì ad ottenere un incontro con la ragazza, che tuttavia rifiutò di cedere alle sue richieste d’amore in quanto fedele al matrimonio: fu così che la vita dell’innamorato fu spezzata dal dolore.
Il giorno seguente, durante i funerali, Isabel si recò per salutare un’ultima volta Juan, sfiorando le sue labbra ormai gelide prima di morire anch’ella per i profondi sensi di colpa.
Nel 1555 furono ritrovati sepolti sotto una cappella di Teruel i corpi mummificati di due ragazzi insieme ad un antico documento che narrava la loro storia d’amore terminata senza lieto fine. Negli anni ’50 lo scultore Juan de Avalos diede vita in loro onore a due statue funebri.
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