Gli orrori della Nike scoperti dal grande Michael Moore
La famosa multinazionale che produce scarpe e abbigliamento sportivo Nike impiegava nei propri capannoni in Indonesia adolescenti pagate 40 centesimi di dollaro, in condizioni lavorative precarie. E’ quanto emerse grazie a diverse inchieste, una delle quali realizzata da Michael Moore, noto documentarista d’inchiesta americano.
L’azienda era inoltre accusata di andare a braccetto con il repressivo regime indonesiano. Lo scandalo fu planetario, emerse una realtà di sfruttamento e bassi costi per realizzare oggetti che poi vengono venduti a caro prezzo.
Uno scandalo di questo tipo, ci si poteva aspettare che avrebbe inferto un duro colpo all’immagine dell’azienda, e di conseguenza al giro d’affari della stessa. E invece non è accaduto niente. Evidentemente i fatti emersi grazie a Moore e altri, non erano un motivo sufficiente per abbandonare quel marchio. Che negli anni è cresciuto esponenzialmente, ingaggiando come testimonial i migliori calciatori e sportivi del mondo.
Se impieghi nella produzione delle adolescenti pagate 40 centesimi di dollaro, non interessa a nessuno. Perché avviene “lontano da noi”, non ci riguarda. E’ questa la mentalità che abbiamo avuto evidentemente. La mentalità del menefreghismo, della mancanza di etica. Una cosa ingiusta, è tale sempre, a prescindere di chi riguardi.
Se sei disposto a comprare merci prodotte con lo sfruttamento, qualcuno sarà disposto a comprarle quando lo sfruttato sarai tu! Ed è proprio questo il problema…
Guardate le immagini del video, e pensate ai calciatori che ricevono invece milioni di euro solo per fare da testimonial, un video e qualche foto con le merci da pubblicizzare… il mondo è profondamente sbagliato, ed i risultati sono davanti agli occhi di tutti…