Nella sua abitazione, posta all’esterno del Kalimandir (unico tempio induista ufficialmente riconosciuto di Roma), da lui stesso fondato 30 anni fa’, i carabinieri hanno trovato il raccolto di nove piante di cannabis (oltre un chilogrammo totale). Alla vista degli agenti il santone, dopo aver apostrofato gli agenti con il classico “voi non sapete chi sono io”,avrebbe cominciato a fissarli tentando di farli cadere in ipnosi. Il tentativo non ha funzionato e Yogi Krishnanath è stato così denunciato in attesa del processo per direttissima.
Yogi Krishnanath d’altra parte, non aveva mai nascosto la sua adesione alla causa antiproibizionista, come dimostra questo video che testimonia la sua partecipazione alla Million Marijuana March di Roma nel 2008. Convertitosi all’induismo negli anni ’70 in India, è uno dei pochissimi guru ufficialmente riconosciuti in Italia, ed il tempio Kalimandir è diventato negli anni luogo d’incontro per tutta la comunità induista del Lazio, che al suo interno oltre alle pratiche di preghiera seguiva corsi ed attività culturali.
Fonte: Dolce Vita