LEGO giganti con cui costruire case vere: il brevetto rivoluzionario made in Italy
Se fin da bambino hai sempre sognato di poter costruire oggetti o ambienti per la casa usando soltanto i divertenti mattoncini della LEGO… da oggi il tuo desiderio potrebbe trasformarsi in realtà, grazie a un ingegnere aostano di 54 anni, Flavio Lanese.
L’inventore ha realizzato dei materiali per l’edilizia davvero curiosi e pratici.
Il sistema di costruzione SpeedyBrick (“mattone veloce”) con brevetto internazionale registrato nei Paesi più industrializzati.
Si tratta di una specie di mattone dalla forma e dall’utilizzo simile a quelli Lego.
Possono essere realizzati con un’ampia gamma di prodotti, anche molto differenti: dal legno ai materiali plastici e compositi, in qualunque combinazione, sempre con la filosofia del riutilizzo.
Lo stesso ingegnere spiega in un’intervista sul blog Litaliachefunziona.eu: “Li immagino in vendita nei negozi per il bricolage: tutti potranno prenderne una o due confezioni, metterle in auto, in ascensore e costruire qualsiasi cosa, dalle piscine fai-da-te ai camerini dei negozi. Se entreranno in commercio, l’unico limite sarà la fantasia“.
Tuttavia non è stato facile per Flavio fare accettare il proprio lavoro, dato che ha dovuto percorrere un lungo iter burocratico, dal 2012 all’estate scorsa, momento in cui l’Ufficio Brevetti di Monaco (Germania), una delle due sedi riceventi dell’European Patent Office assieme a L’Aja, gli ha comunicato l’esito positivo: il sistema soddisfa le tre caratteristiche di brevettabilità (innovazione, inventiva e industrializzazione).
Ascoltando sempre le parole di Lanese, ci rendiamo conto che questo progetto innovativo ha un grandissimo potenziale e farebbe evitare parecchi fastidi e fatiche in casa per chi volesse fare piccole ristrutturazioni e modifiche agli ambienti domestici, soprattutto rispetto al solito utilizzo del cartongesso: “Leggero e ben isolato termicamente, è più semplice, rigido e resistente, armato in acciaio e antisismico, si possono costruire forme particolari, ma soprattutto non si spreca nulla, non si fa polvere né si devono smaltire calcinacci”.
Aggiungendo, infine, che “il destino di questa invenzione è ancora tutto da scrivere: sto ricevendo richieste da aziende e potenziali partner di vario genere, visto che si potranno realizzare box auto in cortile e cabine per piccoli stabilimenti balneari; con plastiche più raffinate si possono arredare uffici o abitazioni, anche con l’uso dei laterizi o della pietra”.
Noi crediamo che si tratti di una gran bella idea, quindi non possiamo che augurare il meglio al nostro ingegnere… voi siete d’accordo?
Complimenti per l’idea geniale e speriamo di vedere qualche casa finita con questa tecnica. Complimenti