È morto Howard “Mr Nice” Marks, il leggendario spacciatore gallese

È morto Howard “Mr Nice” Marks, il leggendario spacciatore gallese

a1

Howard Marks, meglio conosciuto con il nome di Mr Nice, è morto ieri all’età di 70 anni. Il leggendario spacciatore gallese aveva un cancro incurabile, lascia la moglie e i quattro figli. Mr Nice era malato da tempo, e lui stesso aveva preannunciato la propria morte imminente in una intervista del gennaio 2015, nella quale dichiarava: “Ho un cancro incurabile e tra poco morirò, ma non mi pento di niente perché ho avuto una vita fantastica”.

L’UOMO CON 43 FALSE IDENTITA’. Howard Marks, nato nel 1945 in Galles, è stato uno dei più grandi spacciatori di marijuana degli anni ’80, quando per la sua attività poteva contare 43 false identità, 89 linee telefoniche e 25 aziende in tutto il mondo che utilizzava per il riciclaggio del denaro. Viene arrestato negli Stati Uniti nel 1988 e condannato a 25 anni di carcere, ma nel 1995 è rilasciato per buona condotta. L’anno seguente esce la sua autobiografia, intitolata “Mr Nice”, un bestseller mondiale nel quale Marks racconta la sua vita senza lasciar spazio a pentimenti: “Fare il contrabbandiere di cannabis è stato un modo meraviglioso di vivere, mi ha donato una quantità assurda di denaro, mi ha fatto conoscere persone incredibili e viaggiare il mondo”.

DOPO IL RILASCIO L’ATTIVISMO ANTIPROIBIZIONISTA. Dopo la scarcerazione Marks torna in Gran Bretagna, qui fonda la Mr Nice Seedbank, una della più rinomate banche di semi di cannabis del mondo, gestita da Shantibaba, storico redattore di Dolce Vita. Nella sua vita da uomo libero si dedica anche all’antiproibizionismo, tenendo conferenze e partecipando a iniziative in favore della legalizzazione della cannabis. Un sogno che proprio ora sta vedendo la luce nel paese dove meno se lo sarebbe aspettato: “Dopo esser stato tanto tempo in carcere negli Usa ed aver conosciuto la retorica negativa con la quale si parlava della cannabis – ha affermato nell’intervista – mai avrei pensato che proprio dagli Usa sarebbe potuta partire la svolta”. Anche se la legalizzazione a soli scopi terapeutici non gli interessa: “Non credo che una persona debba aspettare di ammalarsi per poter scegliere se consumare o meno la cannabis”.

fonte http://www.dolcevitaonline.it/

Pubblicato da peoplehavethepower

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né del contenuto dei siti linkati. Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo nei commenti dell'articolo interessato. Saranno immediatamente sistemati o rimossi.ATTENZIONE: Questo Blog non intende in alcun modo incentivare condotte vietate. Tutte le informazioni contenute sono da intendersi esclusivamente ai fini di una piu' completa cultura generale. L'amministratore del Blog, lo staff non si assumono nessuna responsabilita' per un uso improprio delle informazioni contenute nel sito. Leggi peoplehavethepower con responsabilità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.