SCOPERTI VOLTI SPETTRALI E VERSI INVISIBILI NEL LIBRO NERO DI CAMARTHEN
Volti spettrali e testi invisibili all’occhio nudo sono stati scoperti nel più antico manoscritto medievale in lingua gallese.
Il Libro Nero di Carmarthen – risalente al 1250 – è una raccolta di testi le cui origini possono essere rintracciate tra il IX e il XII secolo, nonché uno dei primi riferimenti ad Artù e Merlino.
«A volte crediamo di conoscere tutto su un reperto antico – spiega la ricercatrice Myriah Williams – ma la scoperta di questi volti spettrali è stata una totale sorpresa».
Williams spiega che i margini delle pagine dei manoscritti antichi presentano spesso testi addizionali, annotazioni o disegni apportati in epoche diverse alla sua redazione: nel caso del cosiddetto Black Book of Camarthen, queste campi “extra” recentemente scoperti risalgono al XVI secolo e provengono – tra gli altri – dalla mano di Jaspar Gryffyth, uno dei vecchi proprietari del libro.
Aggiunti al manoscritto nel corso dei secoli dai diversi possessori del libro, i testi “segreti” sarebbero stati rimossi da Gryffyth per fare spazio alle note personali.
L’Università di Cambridge ha applicato al manoscritto la tecnica della luce UV coadiuvata dall’utilizzo di un software per il fotoritocco: in questo modo i ricercatori del rinomato ateneo britannico hanno scoperto disegni dall’aspetto spettrale ma anche scarabocchi.
A pagina fol. 39v, ad esempio, troviamo questi misteriosi volti accompagnati da alcune note risalenti al XIV o al XV secolo, mentre nella pagina successiva, la fol. 40v è possibile leggere un intero verso probabilmente aggiunto nel XIII secolo.
«Quanto scoperto potrebbe essere solo la punta di un iceberg. Il manoscritto ha un valore inestimabile e vi sono molte altre cose da scoprire grazie alle nuove tecnologie impiegate in questo settore».
Fonte http://www.lanonaporta.net/