Come riconoscere se sei intollerante al glutine

Come riconoscere se sei intollerante al glutine

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Puoi essere intollerante al glutine senza essere celiaco e quindi i normali test per la celiachia non funzionano in questo senso. Ricerche mediche hanno stimato che l’1% della popolazione è celiaca e che l’8% è intollerante al glutine, con sintomi che spesso i medici non sanno riconoscere. Oltre ai 165.000 soggetti diagnosticati celiaci si stima un numero sommerso di circa 440.000 persone che non lo sanno, senza considerare ancora di più quelli intolleranti.

Il glutine è un un complesso proteico contenuto in alcuni cereali che sono frumento (grano), farro, segale, orzo, kamut, avena. Se si è intolleranti a questa sostanza il nostro corpo manderà dei segnali spiacevoli che indicano chiaramente che non riesce a digerire questa sostanza e che va quindi assolutamente evitata altrimenti si creeranno danni gravi comeinfiammazioni, danneggiamento cronico dell’intestino, disturbi psicologici e malattieautoimmuni (come la tiroide ad esempio). Ecco quindi come capire se si è intolleranti al glutine.

  • Consumi regolarmente cibi contenenti glutine?
  • Hai ansia o depressione immotivate?
  • Prendi peso anche se mangi poco?
  • Hai alcuni di questi sintomi?
    • Dolore addominale
    • Gonfiore
    • Diarrea o Stitichezza
    • Dolori articolari
    • Dolori muscolari
    • Mal di testa
    • Difficoltà di concentrazione
    • Formicolio delle articolazioni
    • Stanchezza fisica e mentale
    • Sonnolenza
    • Disturbi del sonno
    • Vertigini e ronzii
    • Tachicardia e aritmie
    • Nausea e vomito
    • Coliti
    • Afte e stomatiti
    • Cistiti ricorrenti
    • Arrossamenti cutanei
    • Infezioni ricorrenti
    • Ritenzione idrica
    • Cellulite
    • Sovrappeso e obesità

Ci sono anche una serie di sintomi immediati che possono manifestarsi subito dopo aver consumato glutine:

  • Il livello di energia può scendere dopo aver consumato un pasto abbondante, mentre il tuo corpo digerisce il cibo poiché l’organismo delle persone intolleranti al glutine deve lavorare di più per combattere gli effetti del glutine nel tratto digerente, ti sentirai spesso affaticato dopo aver mangiato. A differenza della sonnolenza occasionale, le persone che soffrono di intolleranza al glutine potrebbero sentirsi esauste dopo i pasti.
  • Molte persone intolleranti si sentono irritabili dopo aver mangiato. L’irritabilità può derivare dalla fatica o da una sensazione di malessere diffusa, simile a quella provata durante un’influenza. Alcune persone intolleranti dichiarano di avere la “mente confusa” subito dopo mangiato. In altre parole, perdono spesso il filo del discorso e non riescono a concentrarsi.
  • Soffri di mal di testa o dolori articolari dopo i pasti.

Chi è celiaco ha gli stessi sintomi di intolleranza, con l’aggiunta che il suo sistema immunitariosi attiva e quindi danneggia pesantemente le pareti intestinali. E’ davvero importante scoprire quindi se si è celiaci perché la propria vita può essere un inferno quando basterebbe solamente non consumare più glutine. Se la lettura di questi sintomi ti hanno venire il sospetto che può darsi che la spiegazione ai tuoi problemi può essere proprio il glutine, sappi che non sei l’unicoma tantissimi hanno la stessa condizione, ma rimediare è davvero semplice.

Prima di tutto bisogna accertarsi dell’intolleranza. Come avere la conferma di essere intollerante al glutine:

  1. Un metodo “casalingo” è quello più naturale ed istintivo: togli tutti i cibi contenenti glutine e vedi se stai meglio. Scegli cereali senza glutine come riso, miglio, quinoa, amaranto, grano saraceno e mais ( deve essere scritto esplicitamente che il mais è NO OGM altrimenti non consumarlo). Puoi anche assumere della vitamina D per avere un effetto più marcato dato che è dimostrato essere essenziale per riparare un intestino danneggiato dall’intolleranza al glutine, che altrimenti impiegherebbe 10 anni. Se dopo una settimana senza glutine ti senti sgonfiato, leggero e più lucido e vitale allora non consumarlo più. Dopo qualche mese puoi consumarlo una volta a settimana, magari nelle occasioni conviviali preferendo quando possibile grano biologico e lievitazione naturale, e ancora meglio grani antichi (Cappelli,Russello ecc).
  2. Il metodo più “rigoroso” è quello di sottoporsi a dei test specifici che sono:
    1. Test kinesiologico. Si basa sui principi della kinesiologia secondo cui, se teniamo in mano un cibo o una fiala contenente la diluizione della sostanza  che ci disturba, la nostra forza muscolare diminuisce. Il calo di energia è valutato esaminando una particolare muscolatura che varia da persona a persona a seconda dell’analisi dell’operatore.
    2. Test bioelettrici (Vega, Moral). Con appositi apparecchi si misura la resistenza della cute al passaggio di uno stimolo elettrico, dopo aver posto una fiala contenente la diluizione della sostanza nell’apparecchio.
    3. Test citotossico. Viene effettuato con un prelievo del sangue. Consiste nel porre a contatto il siero e i leucociti del paziente con gli estratti alimentari. E’ l’unico riconosciuto dalla medicina allopatica.
    4. Test ELISA. È praticato sul sangue, e valuta la reazione delle immunoglobuline IGG a contatto degli allergeni degli alimenti sospetti. Presenta una buona affidabilità. Il risultato cambia dopo che non si consuma il cibo da tempo.

Infine esiste anche l’allergia al frumento (grano), che può comprendere anche asma, rinite eproblemi della pelle (eczema, psoriasi, ecc) dato che interessa soprattutto la cute e l’apparato respiratorio. Test allergologici specifici possono dare la certezza se si tratta di un’allergia al frumento.

Attenzione. Dopo la sospensione del glutine si possono manifestare sintomi di dipendenza, depressione, irritabilità, insonnia, stitichezza o diarrea che rivelano che ci si sta disintossicando. Sappi che sono provvisori e positivi: ti sentirai come nuovo e rinato. Questo ci fa capire quanto è importante e potente quello che mettiamo nella nostra bocca, e quanto è influente su di noi.

Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.

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